L’Italia, dal punto di vista politico-amministrativo, è divisa in venti Regioni.
Questa è l’origine dei loro nomi:
1) VALLE D’AOSTA/VALLÉE D’AOSTE
L’origine di questo nome è semplice: la regione è una valle al centro della quale si trova la città di Aosta. 🙂
Il nome di Aosta deriva dal primo termine del nome Augusta Praetoria Salassorum, nome che i Romani diedero alla città fondata, secondo la loro abitudine, sull’accampamento militare costruito sul sito dove l’odierna Aosta sorge.
Tale accampamento era stato costruito in seguito alla conquista della valle avvenuta nel 25 a.C. sottraendola alla tribù gallica dei Salassi.
2) PIEMONTE
Il nome del Piemonte compare nelle carte topografiche italiane a partire dal XII secolo in latino come «Pedemontium» o «Pedemontis», che significa «ai piedi del monte».
Questa definizione aveva un senso in rapporto ai possedimenti feudali della famiglia Savoia, futura famiglia reale italiana.
I possedimenti dei Savoia, all’epoca, consistevano essenzialmente nella regione francese della Savoia che ha dato il nome alla famiglia, corrispondente agli odierni dipartimenti francesi di Savoie e di Haute-Savoie.
Proprio a partire dal XII secolo i Savoia cominciarono ad estendere i loro possedimenti transalpini savoiardi a sud delle Alpi occidentali: ai piedi dei monti, appunto, e quindi in Piemonte.
3) LIGURIA
La Liguria prende il nome dal popolo dei Liguri, che viveva nell’Italia nord-occidentale fin da prima del 2·000 a. C.
La tesi più accreditata sull’origine dei Liguri è che si tratti di un popolo addirittura pre-indoeuropeo.
4) LOMBARDIA
La Lombardia deriva il proprio nome dal popolo germanico dei Longobardi, calato in Italia nel 568 d.C.
Originariamente, il termine Lombardia si riferiva ad un territorio ben più vasto di quello dell’attuale Regione amministrativa italiana.
5) TRENTINO – ALTO ADIGE/SÜDTIROL
Il nome di questa Regione è costituito da due parti.
– Il nome del Trentino deriva da Tridentum, nome latino della città di Trento che è il capoluogo della Provincia.
– Il nome Alto Adige fu creato nel 1810 da Napoleone Bonaparte, sovrano del Regno d’Italia napoleonico fra il 1805 e il 1814.
Il nome di questo territorio fu coniato alla maniera dei dipartimenti francesi.
Esso si chiamava «Dipartimento dell’Alto Adige» (Départment du Haut-Adige) con riferimento al fatto che si estendeva nell’alto bacino idrografico del fiume Adige.
– Il nome Südtirol, invece, deriva dal nome della medievale Contea del Tirolo (in tedesco: Tirol) che aveva il suo capoluogo nel paese di Tirolo/Tirol vicino a Merano/Meran, in Alto Adige, e si estendeva a nord delle Alpi includendo il Tirolo austriaco, e a sud includendo il Trentino.
6) VENETO
Il Veneto prende il nome dal popolo indoeuropeo dei Veneti che, proveniendo dall’Europa centrale, calò in Italia dopo il 1·500 a. C. assieme ai Latini e ad altri popoli italici.
I Veneti si fermarono nel Veneto, mentre i Latini proseguirono fino al Lazio.
I Veneti sono detti anche Paleoveneti per distinguerli dai moderni abitanti della Regione.
7) FRIULI – VENEZIA GIULIA
Il nome di questa Regione è costituito da due parti.
– Il nome del Friuli deriva da Forum Iulii, il nome latino di Cividale del Friuli, capoluogo del Ducato del Friuli a partire dal 569.
Il Ducato del Friuli fu il primo ducato che i conquistatori Longobardi fondarono in Italia proveniendo dalla Pannonia (grossomodo l’attuale Ungheria), dalla quale erano partiti nel 568 a.C.
– Il nome della Venezia Giulia fu creato dal linguista italiano Graziadio Isaia Ascoli nella seconda metà del XIX secolo per definire un’area contesa fra austriaci, italiani, sloveni e croati e sottoposta più volte a denominazioni diverse e sovranità diverse nei decenni precedenti.
8) EMILIA – ROMAGNA
Il nome di questa Regione è costituito da due parti.
– Il nome dell’Emilia deriva dalla Via Emilia, strada fatta costruire nel II sec. a.C. dal console romano Emilio Lepido per collegare tra loro le città di Rimini e Piacenza, e ancora oggi asse viario principale della Regione.
– Il nome della Romagna deriva dal tardo latino Romània e risale al VI secolo d.C. quando l’Italia, allora sotto il dominio dell’Impero Romano d’Oriente, venne invasa dai Longobardi che la occuparono quasi per intero.
In seguito a questa invasione, l’Italia fu divisa tra aree soggette ai Longobardi e aree soggette all’Impero Romano d’Oriente, denominato in seguito dagli storici moderni Impero bizantino.
Il termine «Romània» assunse quindi il significato generico di «mondo romano» in opposizione a quello longobardo, finendo così per indicare tutti i territori italiani rimasti sotto il controllo dell’Impero Bizantino (cioè alcuni territori sparsi dell’Italia settentrionale, centrale e meridionale più la Corsica e la Sardegna le quali, però, non erano considerate parte dei territori italiani bensì di quelli africani dell’Impero bizantino).
I territori italiani rimasti sotto il controllo dell’Impero bizantino erano chiamati Esarcato di Ravenna, dal nome della città loro capoluogo.
Col tempo, il nome di Romània si ridusse ai soli territori circostanti la città di Ravenna, cioè all’attuale Romagna.
9) TOSCANA
La Toscana prende il nome dagli Etruschi (che i Romani chiamavano Tusci, da cui Tuscania e quindi Toscana), popolo che sviluppò la più importante civiltà sul suolo italiano prima dell’avvento dei Romani.
La civiltà etrusca ha influenzato profondamente quella romana.
Gli Etruschi, apparsi nella storia italiana attorno all’8° secolo a.C., erano certamente non indoeuropei ma la loro origine è controversa.
10) UMBRIA
L’Umbria prende il nome dagli Umbri, popolo indoeuropeo calato in Italia dall’Europa centrale attorno al XII secolo a. C.
11) MARCHE
Il nome delle Marche iniziò a costituirsi nell’alto medioevo quando, come parte del Sacro Romano Impero, il territorio regionale venne chiamato «Marca di Ancona» con riferimento alla città più importante di quel territorio e attuale capoluogo della Regione.
La Marca di Ancona nacque dall’unificazione di varie marche, nome attribuito alle unità politico-amministrative dell’Impero poste ai confini dello stesso come, appunto, il territorio di Ancona (Le unità politico.amministrative non prossime ai confini dell’Impero, invece, erano dette «contee»).
Questo spiega l’alternanza fra la forma singolare e quella plurale del nome, nel corso dei secoli.
Nel basso medioevo il territorio della Marca di Ancona era già grossomodo coincidente con la Regione amministrativa italiana attuale.
Durante il Regno d’Italia napoleonico, all’inizio del XVIII secolo, il nome «Marche» e il nome «Marca di Ancona» erano stati usati alternativamente per definire il territorio regionale.
Con l’annessione all’Italia la Marca di Ancona venne definitivamente denominata «Marche», con un plurale che ne sancisce l’unità fondamentale pur nella ricchezza di aspetti locali.
12) LAZIO
Il Lazio prende il nome dai Latini, popolo indoeuropeo calato in Italia dall’Europa centrale dopo il 1·500 a.C. e stanziatosi in questa regione dell’Italia centrale.
13) ABRUZZO
L’Abruzzo prende il nome dall’antico popolo italico dei Pretuzi, che risiedeva nell’area dell’odierna città abruzzese di Teramo nel 1° millennio a. C.
La regione da loro abitata era chiamata Aprutium che significava «terra dei Praetutii (o Pretuzi)».
14) MOLISE
Il Molise prende il nome dalla famiglia normanna dei De’ Moulins, giunta in Italia nel secolo XI al seguito del conquistatore normanno Roberto d’Altavilla, detto Roberto il Guiscardo.
Roberto il Guiscardo, con la benedizione del Papa, scacciò i bizantini e gli arabi dall’Italia meridionale e vi costituì il normanno Regno di Sicilia.
In virtù della fedeltà dimostrata e dei servigi resi, nel 1053 Roberto d’Altavilla nominò Rodolfo de’ Moulins Conte di Bojano, paese del Molise cui era annessa una contea il cui territorio era vagamente corrispondente all’attuale Molise.
Il nome di de’ Moulins venne italianizzato in Rodolfo di Molisio, per cui la Contea di Bojano divenne nota come la Contea della famiglia de’ Molisio, e quindi la Contea dei Molisio.
Nel corso dei successivi dieci secoli l’Italia meridionale e la Contea dei Molisio attraversarono numerosissime vicissitudini storiche e complicati cambiamenti politico-amministrativi, ma il nome Molisio persistette fino a diventare, nella forma Molise, il nome dell’attuale Regione politico-amministrativa della Repubblica Italiana.
15) CAMPANIA
Il toponimo «Campania» deriva dal popolo indoeuropeo dei Campani anticamente stanziato nell’area, ed è di etimologia incerta.
Le due ipotesi principali sono che esso deriverebbe:
a) dalla commistione linguistica fra il termine latino «campus», che vuol dire «campagna», e il toponimo osco (cioè della lingua del popolo degli Osci, di cui i Campani facevano parte)
«Kampanom», con il quale si indicava l’area nei pressi della città di Capua antica, per secoli centro principale della pianura campana.
b) unicamente dal termine latino «campus» senza alcuna commistione linguistica: il nome «Campania» coinciderebbe quindi con il termine «campagna», come farebbe presupporre anche la nota espressione «Campania Felix».
In questo secondo senso si sottolinea che il sostantivo latino «campus» ha appunto il significato di «pianura, campagna aperta» il quale indicherebbe, unitamente al clima favorevole altrettanto noto, la particolare fertilità ed amenità dell’area.
16) PUGLIA
La Puglia deriva il proprio nome dagli Japigi o Apuli, popolo indoeuropeo stanziatosi nell’attuale Puglia settentrionale attorno al 1·000 a.C.
17) BASILICATA
Il toponimo «Basilicata» è di etimologia incerta.
Le due ipotesi più accreditate sono:
a) che esso derivi dal termine greco «Basilikos», titolo con cui nell’alto medioevo venivano chiamati i governatori bizantini della regione.
b) che esso derivi dalla Basilica di Acerenza, il cui vescovo aveva giurisdizione su un’area approssimativamente corrispondente al territorio dell’attuale Basilicata.
Si noti che gli abitanti della Basilicata vengono chiamati correntemente oggi «lucani»: i sostantivi «basilicatesi» e «basilischi», che starebbero ad indicarli, sono completamente disusati dagli italiani e non graditi dai lucani stessi.
I Lucani sono il popolo indoeuropeo giunto nell’attuale Basilicata nel V secolo a.C.
Proprio per questo l’area grossomodo corrispondente all’attuale Basilicata fu chiamata per secoli «Lucania», a partire dall’epoca romana.
Il nome ufficiale della Basilicata fu in seguito nuovamente «Lucania» anche durante il ventennio fascista (1922-1943).
18) CALABRIA
Il nome di questa Regione ha una storia piuttosto interessante. 🙂
In età augustea l’attuale Calabria era nota come Bruttium, dal popolo dei Bruzi che l’abitava all’epoca.
Con la riforma amministrativa voluta dall’Imperatore romano Augusto stesso, l’Italia venne divisa in undici Regioni amministrative numerate.
L’attuale Calabria faceva parte della «Regio III Lucania et Bruttii», poiché in tale area abitavano i popoli dei Lucani e dei Bruzi.
L’attuale Puglia, invece, faceva parte della «Regio II Apulia et Calabria», toponimi etno-geografici di origine preromana riferentisi agli antichi popoli degli Apuli, stanziati nell’attuale Puglia settentrionale, e dei Calabri, stanziati nell’attuale Puglia meridionale (cioè nella penisola del Salento). 🙂
Il trasferimento del nome «Calabria» dall’estremità sud-orientale della penisola italiana (Regio II Apulia et Calabria, grossomodo le attuali Basilicata e Puglia) a quella sud-occidentale (Regio III, grossomodo l’attuale Calabria) avvenne nell’alto medioevo, quando le due parti dell’Italia meridionale furono unificate dai Bizantini: il nome di «Calabria» fu usato quindi per identificare anche la vecchia Regio II; successivamente, con la perdita dei possessi bizantini della Puglia in favore dei Longobardi, il nome rimase utilizzato per designare soltanto l’attuale penisola calabrese, che lo mantiene tutt’ora.
19) SICILIA
La Sicilia prende il nome dai Siculi, popolo indoeuropeo calato in Italia dopo il 1·500 a.C. assieme ai Veneti, ai Latini ed altri.
20) SARDEGNA
La Sardegna prende il nome dai Sardi, popolo stanziato nell’isola nel II millennio a.C.
Non si sa come l’antico popolo che abitava la Sardegna, forse arrivato sull’isola dal Mediterraneo Occidentale, chiamasse sé stesso: si sa invece che nella medesima epoca, sulle coste della Sardegna, viveva un popolo chiamato Shardana che faceva parte dei cosiddetti Popoli del Mare, predoni provenienti dal Mediterraneo Orientale.
Non è chiaro quindi se l’etnonimo «Sardi» derivi dal nome a noi sconosciuto che gli antichi abitanti della Sardegna davano a sé stessi, dal nome degli Shardana, o se l’antico popolo della Sardegna (che diede vita alla cosiddetta civiltà nuragica) e gli Shardana fossero in realtà lo stesso popolo.
I Sardi sono detti anche Paleosardi per distinguerli dai moderni abitanti della Regione.